Alberto Baumann
Eclettico, polimata, poliedrico, sfacciato, cantastorie, istrione … , Alberto Baumann è stato un innato comunicatore multifacciale al servizio della comunità, della famiglia, di chi gli volesse del bene.
Ciò nonostante, Berzi – come lo chiamavano i ragazzi della “Via Cappellini” di Montecatini Terme - era tutto sommato un timido, un uomo riservato, che teneva alcuni discorsi celati, talvolta anche a se stesso.
È nato ed è stato artista, sparpagliando le sue opere scultoree e pittoriche, i gioielli in oro e argento, i libri scritti da lui o da altri, le miriadi di appendici culturali ancorate nella sua memoria.
Se così non fosse stato, sarebbero rimasti solo i suoi occhiali, l’Olivetti 32, sigarette ed accendini.
Ha sempre portato con sé quell’ironia toscana che aiuta a ridere nei e dei momenti tristi o comunque imbarazzanti. La sua è stata talvolta una satira masochista, arricchita e fortificata dalla sofferenza della guerra, dalle mille fughe, dai rifugi circensi, dai lavori sulle chiatte del Reno; ha trasmesso l’arte di ridere e di soffrire, di lasciare fuori molte cose inutili per non venirne schiacciati. Ha insegnato a gioire e ad amare persone, cose, paesi. Ha contagiato l’odio per la noia.
Aveva tredici anni meno della moglie – la pittrice Eva Fischer - dalla quale fu anche spesso amato come un figlio. I due si coinvolsero per oltre 52 anni nei colori della storia, della cultura e dell’attualità: una vita in tandem, dove di tanto in tanto ci si sedeva dietro, per non farsi beccare negli attimi di pigrizia.
In questa mostra a corollario del Giorno della Memoria 2023, sono presenti 14 opere pittoriche, rappresentanti alcuni percorsi fissi della sua vena creativa: dai “Sogni alla rovescia – Ingos”, ai circhi, alla tristezza della guerra e delle persecuzioni razziali, ai voli pindarici negli infiniti spazi della fantasia.
Alberto parlava spesso dei suoi viaggi in Sicilia, dei profumi e dei colori assaporati, gustati poi divorati; del suo aver conosciuto gente ospitale o guardinga, ma sempre “al naturale”, come è “solo chi conosce tutti i gradini della scala della vita” e come chi per gli stessi motivi, è riuscito a capire e a condividerne gli aspetti.