La Shoah è a colori
Lo scrittore e giornalista Alan Davìd Baumann si rende partecipe del Giorno della Memoria da diverso tempo. Il suo lungo “pellegrinare” tra enti pubblici, scuole di ogni ordine e grado, università e teatri, va al di là del 27 gennaio di ogni anno. Per far sì che la Memoria resti perenne, per continuare a trasmettere affinché non vi siano gesti negazionisti e le nuove generazioni conoscano per non ripetere, la A&A Edizioni lo ha convinto a pubblicare “La Shoah a colori – 1, 2, 3 stella”, sia in italiano che in inglese. In questo libro sono raccolte le immagini delle opere della pittrice Eva Fischer che fu una sopravvissuta alla Shoah e che raccolse in un “diario segreto” le sue memorie legate all’Olocausto. “Una memoria raccontata a colori è diversa: le testimonianze fotografiche e video del tempo sono in bianco e nero e questo potrebbe indurre i giovani a ritenere che tutto sia accaduto tantissimo tempo fa, mentre ancora oggi sono in vita dei sopravvissuti dell’epoca” – ci riferisce Baumann – “e per questo dobbiamo insistere, continuare il racconto di quanto l’essere non resti sempre degno di essere chiamato umano”. “la Shoah a colori” è adatto dagli 8 anni di età in su. “I colori rispecchiano ogni emozione della vita, dal suo inizio alla sua fine”: così ha concluso il nostro incontro, Alan Davìd Baumann.